Overblog
Suivre ce blog Administration + Créer mon blog
20 décembre 2009 7 20 /12 /décembre /2009 12:07

 

 

Ben Kisma il più carismatico capo degli Ebrei, persa tragicamente la sua battaglia, nel 135, fu portato davanti ad Adriano; ma in modo sprezzante e con uno sguardo agghiacciante, quest 'uomo lo fissò negli occhi con solennità, profetizzandogli che un giorno i Parti avrebbero distrutto tutto il suo impero e che la maledizione divina lavrebbe raggiunto ovunque, in qualsiasi suo rifugio per farlo sprofondare nellinferno.

 

Adriano, turbato dall'episodio,  quasi temendo la profezia, rispose con leggi severe. Proibì su tutto il territorio lo studio della legge ebraica. Impedì ad ogni Ebreo di abitare su quei cumuli di macerie. Poi impose la vendita come schiavi di tutti quelli che si erano salvati e che erano stati catturati.

 

Anche qui, nei pressi del pozzo di Abramo, Adriano volle - cinicamente - essere presente di persona alle trattative dei mercanti locali o di quelli fatti giungere da l'Oriente; vide sfilare quella moltitudine di gente vinta, smunta, lacera, contusa, fatta di giovani e vecchi, talvolta contesa ma spesso anche rifiutata perché erano ormai ruderi di uomini, scarni dalla fame, febbricitanti di malattie, o perché vecchi.

Partager cet article
Repost0
20 décembre 2009 7 20 /12 /décembre /2009 11:35

Mur_des_Lamentations__J_rusalem-1-.jpg 

                                                    IL MURO DEL PIANTO é un'istituzione punitiva di Adriano

 


Adriano con sadica magnanimità, nel 135, concesse una singolare punizione a quegli ebrei che accettando il peggio (o perché catturati) pur di aver salva la vita rimasero sul posto come schiavi.

 
Adriano accordava loro il diritto di poter piangere i loro cari davanti il muro in rovina del tempio distrutto, un giorno all'anno, 
 un solo giorno, il nove del mese di Ab.

 

Questo ordine era stato concepito come un monito, per far ricordare loro la disfatta, la carneficina dei loro padri, ma si trasformò in seguito per tutti gli Ebrei in un culto, un luogo simbolico dove piangere, pregare, ma soprattutto attendere il giorno del castigo divino su chi aveva oppresso e cancellato dalla loro terra un popolo.

 
Molti devoti scampati alla morte e alla schiavitù si rifiutarono di abbandonare la terra natia e nonostante 
l'editto di espulsione si rifugiarono, per sfuggire alla cattura, come animali nei posti più infami.  

 

Altri, più ragionevoli, emigrarono ad Antiochia, ad Alessandria, a Pergamo. I più scaltri raggiunsero l'Italia e Roma, dove in seguito prosperarono e si diffusero per tutto il mondo.


Sempre rimanendo fedeli alla loro fede, furono tutti accomunati da un unico ideale, ritornare alla Terra Promessa e costituire uno Stato Ebraico. Per raggiungere tale scopo dovranno aspettare ben 1813 durissimi anni !
       

Partager cet article
Repost0
20 décembre 2009 7 20 /12 /décembre /2009 10:32

I Cristiani denunciano i capi Ebrei

Che ne fu di Gerusalemme distrutta ???

 

La distruzione della capitale della Giudea ebbe un significato epocale anche per un'altra religione dal 135, quella Cristiana. Da questo momento le comunità che vivevano qui attribuirono il significato di città sacra solo per i cristiani. ……. nacque cosi' e si formo' nell anno 135 la prima cellula della Gerusalemme cristiana che poi Costantino favorì con vari editti costruendovi - per volontà di sua madre Elena) IL SANTO SEPOLCRO. 


E per un motivo ben preciso; gli ebrei cristianizzati (non dimentichiamo che Gesù Cristo era un Giudeo) che serbavano rancore verso gli Ebrei che avevano perseguitato e fatto condannare alla croce il loro Profeta, il loro Messia, scorsero nei romani e in Adriano gli strumenti della collera divina del loro Cristo (dimostrando cosi che non avevano capito niente del sacrificio di Gesù Cristo e della Sua opera di salvezza).

 
Questi si dissociarono dai fratelli Israeliti e si prestarono anzi a riferire i nomi degli elementi ebrei più sovversivi, con delazioni e precise informazioni;

 

fu questa una decisione politica ed opportunistica per niente Evangelica che guidò da allora una frange della Chiesa Cristiana che fino ai giorni nostri odia gli Ebrei uccisori del loro Cristo, come quel cristiano chiamato Hitler.

 

Questi difensori di Cristo (che dimostrarono di non avere capito niente ma di credere di essere più forti di Dio che non aveva saputo difendere il Cristo) fecero catturare i capi, i fanatici e i seguaci ebrei.

 

Grazie a questi servigi (Roma sa essere riconoscente) non furono molestati, e una volta che gli Ebrei furono sterminati, schiavizzati e messi al bando,  (mi sembra di rivivere la seconda guerra mondiale del 1939 / 1945).

 

(La diaspora già iniziata con Tito nel 70 divenne cosi totale) i cristiani ebbero la loro rivincita religiosa sulla nuova città che stava sorgendo sulle rovine della biblica Gerusalemme ebraica.

  
Ma la città conoscerà un
altra data fatidica, il 637, quando con lirruzione del Islam divenne (con la Mecca e Medina) la città sacra maomettana. Quindi la città divenne il crocevia delle tre grandi religioni monoteistiche rivelate.

Partager cet article
Repost0
19 décembre 2009 6 19 /12 /décembre /2009 12:33

« L'angelo mi trasportò in spirito nel deserto. Là vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna.


La donna era ammantata di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle, e teneva in mano una coppa d'oro, colma degli abomini e delle immondezze della sua prostituzione.


Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: "Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra." E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla, fui preso da grande stupore." (Apocalisse 17 : 3 - 6) San Giovanni, parla delle perdecuzion di Nerone e di Domiziano.

                              Tacito Parla delle persecuzioni di Nerone


Tacito era noto per la sua astiosità nei confronti dei cristiani, come dimostrano le espressioni "pericolosa superstizione", "odio nei confronti del genere umano" ed "uomini che si meritavano l'estremo supplizio":


Per un pagano del I secolo d.C., la convinzione che la fine del mondo ed il giudizio finale fossero vicini dovevano probabilmente apparire come avversione nei confronti dell'umanità ed odio nei confronti dell'ordine costituito.


Eppure, nonostante questo, egli arriva a provare "compassione" per gli odiati cristiani; da buon repubblicano, egli manifesta la sua avversione verso Nerone sospettando che sia il suo "sadismo" l'unico vero motore della persecuzione.

 

Partager cet article
Repost0
19 décembre 2009 6 19 /12 /décembre /2009 12:27

 

 

Ecco la descrizione della persecuzione neroniana che ci ha lasciato Tacito nei suoi "Annali": 

" Nessuno sforzo umano, nessuna elargizione dell'imperatore o sacrificio degli dei riusciva ad allontanare il sospetto che si ritenesse lui il mandante dell'incendio.


Quindi, per far cessare la diceria, Nerone si inventò dei colpevoli e colpì con pene di estrema crudeltà coloro che, odiati per il loro comportamento contro la morale, il popolo chiamava Cristiani.


Colui al quale si doveva questo nome, Cristo, nato sotto l'impero di Tiberio, attraverso il procuratore Ponzio Pilato era stato messo a morte; e quella pericolosa superstizione, repressa sul momento, tornava di nuovo a manifestarsi, non solo in Giudea, luogo d'origine di quella sciagura, ma anche a Roma, dove confluisce e si celebra tutto ciò che d'atroce e vergognoso giunge da ogni parte del mondo.


Quindi dapprima vennero arrestati coloro che confessavano, in seguito, grazie alle testimonianze dei primi, fu dichiarato colpevole un gran numero di persone non tanto per il crimine di incendio, quanto per odio nei confronti del genere umano.


E furono aggiunti anche scherni per coloro che erano destinati a morire, che, con la schiena ricoperta di belve, morissero dilaniati dai cani, o che fossero crocefissi o dati alle fiamme e, tramontato il sole, utilizzati come torce notturne.


Per quello spettacolo Nerone aveva offerto i suoi giardini ed allestiva uno spettacolo al circo, confuso fra la folla in abito da auriga o salendo su una biga.

Quindi, benché le punizioni fossero rivolte contro colpevoli ed uomini che si meritavano l'estremo supplizio, sorgeva una certa compassione nei loro confronti, come se i castighi non fossero stati inflitti per il bene pubblico, ma per sadismo di un solo uomo " (Annales XV, 44)


 

 

Partager cet article
Repost0
19 décembre 2009 6 19 /12 /décembre /2009 11:06

Nel 115 a Roma è consacrato vescovo della comunità cristiana il romano Elvidio Sisto I° che sarà vescovo fino all'anno 125 

 
In Siria e nell'asia Minore nasce intanto l'episcopato monarchico, il Vescovo viene considerato rappresentante di Cristo e diventa capo della comunità a vita (è il primo passo verso la istituzionalizzazione papale della Chiesa che solo, appunto in questo periodo, si affermò a Roma con una funzione vescovile monarchica.

Ma sarebbero dovuti passare molti anni (V° - VI° secolo) prima che l’
appellativo pappas (padre in greco) fosse utilizzato anche nella Chiesa Romana, non senza incontrare vive resistenze con quelli dellOriente dal III° secolo in poi.  


Quando fu appunto rivendicato dai Vescovi di Roma il diritto di essere chiamati unici successori di Pietro visto che era stata questa comunità cristiana in questa città, la prima ad essere stata direttamente fondata da un Apostolo di Gesù Cristo, per tutto ciò, dora in avanti possiamo incominciare a chiamarli Papi i Vescovi di Roma.

 

Partager cet article
Repost0
19 décembre 2009 6 19 /12 /décembre /2009 10:46

 

  

E’ alla fine del I° secolo (intorno all’anno 100) che si hanno le prime manifestazioni di canto e musica cristiana. Provenienti dall’espressione musicale ebraica, si sviluppano con particolari elementi distintivi che nel II° secolo saranno migliorati da Gregorio Magno.

 
Le manifestazioni vocali possono essere sia corali che solistiche “Antifonali” quando due cori si alternano, “Responsoriali” quando al canto del singolo (il sacerdote) risponde il coro.

 
I testi che sono in generali brevi, vengono tratti dalle Scritture Bibliche e nella loro semplice struttura diventeranno in seguito parte integrante del canto liturgico nelle chiese cristiane.

 

Nell’anno 105 a Roma la comunità cristiana, secondo la tradizione e l’elenco ufficiale della Chiesa consacra il suo VI° vescovo, il romano Alessandro I°

Partager cet article
Repost0
19 décembre 2009 6 19 /12 /décembre /2009 09:47

E nel 111 che Traiano emanò il famoso RESCRITTO (decisione inappellabile) inviato al Senato di Roma. In questo Traiano ordinava     di scarcerare ogni cristiano accusato ingiustamente senza prove certe, ne di ricercarli appositamente e incolparli solo per il fatto che appartenessero ad un culto diverso.

"Ma di punirli (come nei casi di corruzione) se citati in tribunale solo se ne era noto il nome dell’accusatore e in questo caso sempre che questi fosse in possesso con prove certe, che limputato era un sedizioso e aveva contribuito con discorsi o azioni e fatti dolosi ad attaccare lautorità costituita. 

 
I rei confessi inoltre se abiuravano la loro monoteistica fede e accettavano le leggi costituzionaliste che regolavano con tolleranza tutte le altre fedi, riti, divinità, potevano essere rimessi in libertà e potevano anche (dopo un periodo di arresti domiciliari e di osservazioni) rimanere in Roma.

 

Gli intransigenti, per coloro che continuavano a essere recidivi dovevano essere immediatamente allontanati ed esiliati da Roma.

Partager cet article
Repost0
6 décembre 2009 7 06 /12 /décembre /2009 12:21

Da sorveglianti (episkopos = vescovi) a "dirigenti incensurabili”.

 

Nel 76 viene fatto III° vescovo di Roma Anacleto, un romano che restò nella carica fino all’88, sotto il suo mandato furono fondate nella sua città 25 parrocchie rette da un Presbitero (che all’origine erano dei Consigli di Anziani che gestivano la comunità allo stesso modo che lo sono ancora oggi gestite le Chiese Evangeliche.

 

E’ intorno all’85 che viene situata la stesura dell’Evangelo di Matteo, la sua narrazione comporta piuttosto degli accenti giudeo - ellenistici più che quella che vediamo negli scritti di Paolo, forse perchè questo Evangelo è stato composto per una comunità cristiana dell’oriente.

 

E’ presente un certo carattere ecclesiastico influenzato certo dal fatto che le nuove generazioni di cristiani si organizzavano sempre più e sempre meglio alla propagazione della Parola di Dio.

 

Nell’88 viene consacrato IV ° vescovo di Roma Flavio Clemente I° che era un romano che tenne la carica per 9 anni, fino al 97. Con lui si ha il primo importante tentativo di supremazia della Chiesa di Roma (e dunque del suo vescovo, non si parla ancora di Papa perché questo è un titolo pagano che sarà poi dato ai vescovi facendo della Chiesa una monarchia).

 

Flavio Clemente I° è nel 96 autore di una “lettera at Corinzi” dove lui sostiene il principio dell’ordinamento gerarchico della Chiesa. Con lui finisce la Chiesa dei fratelli che sono tutti uguali, ora come scrisse qualcuno : “nella fattoria” ci sono coloro che sono più uguali degli altri.

 

A Corinto erano sorte delle controversie a proposito di alcuni fratelli che a forza di credersi “più uguali degli altri” avevano preso il potere, ed esercitavano, come diremmo oggi, uno strapotere che fu democraticamente sancito dalla comunità che li aveva destituiti.

 

Flavio Clemente I°, nel suo scritto sostiene che i vescovi anziani della comunità non devono essere sostituiti, in quella lettera protesta con forza contro tale provvedimento ESIGENDO l’allontanamento (la scomunica) “dei sobillatori della comunità” cioè di coloro che evangelicamente rifiutavano lo strapotere dei vescovi che erano stati eletti per servire la comunità, invece erano diventati i padroni, o perlomeno dei superiori, "dirigenti incensurabili”.

Partager cet article
Repost0
6 décembre 2009 7 06 /12 /décembre /2009 12:15

 

                                                                     LA FORTEZZA DI MASADA

Quattro anni di lotta dopo la caduta di Gerusalemme, quattro lunghi anni di assedio romano, e nel 74 la fortezza dei resistenti zeloti è conquistata da questo potente esercito romano che aveva enormi mezzi bellici e che dovette costruire una grande torre accanto alla fortezza di Masada per poterla bombardare e fare delle brecce.

 

Settemila soldati agguerriti contro un migliaio di occupanti la fortezza (poche centinaia di combattenti, il resto erano donne, vecchi e bambini) che avevano resistito all’assedio guidato prima da Vespasiano, poi dal figlio Tito ed infine da Flavio Silva che avuto il passaggio delle consegne dal figlio dell’imperatore, riuscì ad abbattere la resistenza degli ebrei.

 

Flavio Silva non ebbe l’onore ed il piacere di uccidere i resistenti quando entrò inferocito, attraverso le brecce fatte dal bombardamento intensivo, nella fortezza ne di fare dei prigionieri da vendere come schiavi, perché gli ebrei preferirono, al disonore della spada romana, il suicidio di massa.

 

Partager cet article
Repost0

Présentation

  • : Le blog de Salvatore Comisi
  • : Poésies, études de la Bible et articles sur tout ce qui concerne à la chrétienté du premier siècle à nos jours
  • Contact

Recherche

Liens