L'ateismo è una potente religione laica (anticléricale) che ha creato orrori nella storia dell'umanità. Non solo nella storia passata, ma anche in questo momento. Guarda quel che accade in Cina, dove il governo è ufficialmente ateo.
Sapete cos'hanno in comune questi uomini (oltre al fatto di essere i più grandi dittatotri della storia..): Lenin, Stalin, Hitler, Mussolini, Pol Pot, Mao, Ceausescu, Hoxha, Tito, Milosevic...?
Erano tutti atei militanti (con un avversione particolare per il cristianesimo) che hanno tentato di creare un mondo in cui non ci fosse bisogno di Dio.
Il "motto" delle loro dittature era ed é: l'uomo può fare a meno di Dio per costruire un mondo razzialmente puro, economicamente giusto, eugeneticamente sano, socialmente equilibrato, un mondo perfetto, divino, utopico, paradisiaco (e disperato, aggiungerei io...). Vedesi Genesi 3:5 « ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s'apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male. »
Inoltre, i nazisti non hanno forse riconosciuto nell'anticristiano Nietzschez un antitesiano della loro ideologia aberrante? E non è stato l'antimetafisico Heidegger tra i primi sostenitori della dittatura hitleriana? Lo dimostra, per esempio, il discorso del 3 Novembre 1933 dal titolo Appello agli studenti tedeschi, in cui disse:
"Non teoremi e idee siano le regole del vostro vivere. Il Führer stesso e solo lui è la realtà tedesca dell'oggi e del domani e la sua legge".
Come nasce l'ateismo?
L'ateismo nasce come ricerca di senso, di penetrare nelle profondità della vita, lasciando prevalere però alla fine, consapevolmente o meno, una presunzione, o meglio una ribellione.
La ragione di alcuni si ribella, fa i capricci come certi bambini che si impuntano, perchè si accorge di non riuscire a misurare tutto e perciò preferisce chiudersi in disperate congetture logiche e astratte (vedi Dawkins) perdendo il rapporto con la realtà e svalutando le proprie esigenze di uomini. E' un circolo vizioso: più si oppongono e più diventano dialettici...
Basta però, per fortuna, un attimo di semplicità, di umiltà e consapevolezza di sè e di ciò che sta attorno per mettere in crisi tutti i possibili ragionamenti (ricordate quando Kant diceva che il momento in cui sembrava che tutta la sua "critica alla ragion pura" fosse inadeguata, era quando sollevava lo sguardo verso il cielo stellato?). Per questo Gesù diceva: "Grazie Padre perchè hai rivelati queste cose ai semplici".
Sapevate che i peggiori orrori nella storia sono causati dall'ateismo?.
Il Novecento, soprattutto, è il secolo dell'ateismo assoluto, ed è, non a caso, il secolo degli stermini di massa, delle guerre mondiali, e delle più grandi catastrofi umane della storia.
Tra l'800 e il 900 il fervore ateo ha generato tutti gli ingredienti delle dittature totalitarie: il razzismo biologico (religione della razza), il nazionalismo (religione della patria), il social-darwinismo, l'eugenetica, e il social-comunismo. (religione dell'essere umano).
L'ateismo è il padre, più o meno diretto, del comunismo e del nazismo e di tutte le ideologie atee nate a partire dal '700, cioè da quando la ragione dell'uomo ha iniziato ad essere presuntuosa. L'ateismo dal quel momento assume connotati tali da diventare una vera e propria religione laica, secolare, con i suoi dogmi e la sua ortodossia.
La caratteristica di tutte queste ideologie di morte, evidenti sopratutto nel '900, è la negazione più o meno esplicita di un Dio trascendente, dell'uomo come sua creatura, dotata di un'anima immortale, e del peccato originale come limite dell'uomo.
Recentemente la giornalista e politica Souad Sbai, laica, ha affermato: "Vorrei ricordare che i regimi totalitari del Novecento - nazismo nel suo periodo di ascesa e comunismo - hanno tentato di spazzare via i crocifissi dalle aule scolastiche e dalla storia europea, l'uno attuando la cosiddetta “guerra dei crocifissi”, l'altro tentando di cancellare Gesù Cristo dalla Storia dei Paesi dominati (guerra anticléricale). In tal modo attuando un'operazione di de-semantizzazione e di conseguente distruzione del senso di una civiltà" (Il Sussidiario, 5/11/09). La politica, il potere e lo stato al di sopra di tutto, al posto di Dio.
Karl Popper, il filosofo più importante del '900, paragonando l'ateismo ad una fede religosa disumana, afferma: "Tra le fedi completamente disumane ci sono anche i vari tipi di totalitarismo e di razzismo: Questi sono movimenti che con una fervente fede tentano di distruggere la maggiore conquista del cristianesimo: la credenza che siamo tutti fratelli, che tutte le differenze fra noi non sono alla fine molto importanti; la credenza, in breve, nell'unità dell'umanità".(Karl Popper, Dopo la società aperta, Armando Editore).
Il desiderio dell'ateismo è un mondo perfetto senza Dio: il mezzo per riuscirci è la guerra. L'uomo, le masse ideologizzate e secolarizzate del Novecento chiedono alla politica, al partito, allo stato, al dittatore di rispondere a tutte le esigenze della società e dell'uomo.
La creazione del mondo perfetto e dell'uomo sufficiente a se stesso dunque, urge, preme: necessita al più presto l'eliminazione, tramite ghigliottine, gulag, lager e polizie segrete, Ovra, Gestapo, Ceka e Kgb, di coloro che ostacolano, che impediscono, che non comprendono, che complottano, che sospettano.
Il mezzo per raggiungere questa perfezione è la guerra – o la violenza, che è lo stesso – sempre considerata un male, per quanto talora inevitabile (guerra di difesa), che diviene ora un bene in se stessa: il vento che spazza lo stagno (vedi Hegel), “la sola igiene del mondo” (vedi i futuristi), una esigenza di natura (vedi i socialdarwinisti), uno splendido cozzare di popoli, (vedi i nazionalisti), la fine del passato oscuro e l'inizio di una nuova era (vedi tutti i rivoluzionari, da Mussolini a Mao).
Avendo negato a priori l'essenza dell'uomo, l'anima e Dio, l'ateismo ha sempre identificato tutto l'esistente in ciò che è materiale e terreno e quindi coerentemente ritiene come soluzione di tutto, il potere e la sola politica, che tutto controlla: la politica totalitaria dei regimi totalitari. Politica vuol dire guerra, e la guerra è necessaria per bruciare i mali dell'epoca... questo è quanto si ricava dalla lettura di giornali e periodici pubblicati nell'arco di tempo tra il 1880 e il 1914 e che offrono una fonte inesauribile di dati relativi alla struttura darwinistico -sociale del nazionalismo popolare del tempo, nell'area anglosassone, in Francia, in Germania o in Italia.
Dimostrazione storica (per i dubbiosi: riferitevi a Wikipedia): .